La fototermolisi selettiva nella fotoepilazione sfrutta proprio questo
fenomeno per surriscaldare i peli ritenuti superflui e lasciare inalterati i tessuti circostanti. Cosa difficilmente ottenibile, ad esempio, con il fuoco, che brucerebbe pelle e peli allo stesso modo.
La lunghezza d’onda dello spettro che usiamo non viene assorbita dai primi strati della pelle, ma viaggia attraverso di essa negli strati profondi dove incontra il follicolo pilifero, ricco di melanina ( che è il nostro “target cromoforo”) e le cellule responsabili della sua crescita, distruggendole tramite l’accumulo di calore che si estende ai tessuti prossimi al suo bulbo una volta che ha raggiunto la sua capacità massima di assorbimento.I cromofori sono sostanze che conferiscono colore alle molecole, ma anche in grado di assorbire molta energia. La nostra pelle contiene cromofori naturali come l’acqua, l’emoglobina e la melanina. Ciascuno di essi assorbe una sola lunghezza d’onda della luce.